Abbiamo visitato la fabbrica D.A.G. Kayaks di Saint-Jean Le Centenier

Lo staff di Dag che ci ha accolti: da sinistra Stéphanie, Grégory e Raphaël

Abbiamo visitato la fabbrica D.A.G. Kayaks di Saint-Jean Le Centenier
Nous avons visité l’usine D.A.G. de Saint-Jean Le Centenier

Lo staff di Dag che ci ha accolti: da sinistra Stéphanie, Grégory e Raphaël
Lo staff di Dag che ci ha accolti: da sinistra Stéphanie, Grégory e Raphaël

Soddisfatti della scelta tecnica e filosofica di aver adottato il DAG Mid-Way (leggi la prova completa QUI) come scafo principale della piccola flotta Winterkayak, eravamo curiosi di andare a vedere di persona dove questi kayak francesi vengono prodotti e distribuiti in tutto il mondo.

L'èglise de Saint-Jean Le Centenier
L’église de Saint-Jean Le Centenier

Così, dopo aver preso contatto con lo staff, abbiamo programmato una due giorni nel piccolo centro di Saint-Jean Le Centenier, nel dipartimento francese dell’Ardèche, situato nella regione Rhône-Alpes.
La nascita del marchio DAG risale al 1975, quando Gil Guillard, agonista di kayak a livello nazionale francese, decide di cominciare a costruirsi in autonomia i propri scafi, scegliendo i materiali compositi come materia prima. Successivamente, soprattutto durante gli Anni Ottanta, i kayak da competizione GIL portano molti atleti sul podio di moltissime gare del Campionato Mondiale. Nel 1987 Gil Guillard tocca il clou: è suo il titolo mondiale costruttori, con 19 atleti in zona medaglia.

 

 

 

L'interno dell'usine Dag
L’interno dell’usine Dag
stampi
Uno degli stampi di scafo per kayak, pronto per il rotomoulage

Nel 1990 viene inaugurata la fabbrica di Saint-Jean Le Centenier, nel cuore dell’Ardéche, con lo scopo di produrre kayak mantenendosi il più possibile vicini alle esigenze degli agonisti in acque vive. Pian piano anche la tecnologia viene affinata e si impiantano le prime macchine di rotomoulage, che utilizzano stampi metallici rotanti che vengono poi iniettati di materiali compositi a caldo, fino ad ottenere lo scafo dei kayak. Anche Cedric, figlio di Gil Guillard, entra in attività nell’azienda del padre e progressivamente Dag conquista quote di mercato crescenti, soprattutto all’estero, mercato che, attualmente, assorbe il 25/30% della produzione. Il 2007 vede l’assorbimento di Dag, che mantiene tuttavia l’autonomia, da parte di Rotomod, altro gruppo francese produttore di kayak. La sofferta scelta operata dalla proprietà è una mossa per evitare un’eventuale acquisizione da parte di gruppi stranieri. Lo scopo è quindi quello di rafforzare e mantenere in Francia la guida del gruppo R.T.M. Dag.

Ardéche vuol dire outdoor!
Ardéche vuol dire outdoor!

 

 

Ma torniamo alla nostra visita all’usine di Saint-Jean Le Centenier. La simpatica e cortese accoglienza da parte delle due Stéphanie dell’ufficio commerciale ha lasciato poi spazio alla visita al magazzino ed alla fabbrica vera e propria. Grégory e Raphaël, davvero gentilissimi e disponibili, ci hanno illustrato gran parte della loro produzione, non esitando a spacchettare, per mostrarceli nei dettagli, kayak appena prodotti e pronti per la distribuzione.
Nell’usine, abbiamo visto in azione i forni di rotomoulage, mentre all’esterno erano “parcheggiati” gli stampi metallici di svariati modelli in produzione.
Nel complesso, una trasferta ricca di spunti interessanti, di notizie e di opportunità.

 

L’accoglienza francese è stata all’altezza della sua fama anche dal punto di vista alberghiero: ci sentiamo di consigliare, senza riserve, Le Mas de Mon Père, struttura rustica ma estremamente piacevole, dotata di una cucina curatissima, leggera ed articolata.

Cucina all'altezza al Mas de Mon Père, tra carni e foie gras
Cucina all’altezza al Mas de Mon Père, tra carni e foie gras

 

 

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Winterkayak perciò ringrazia di cuore lo staff di Dag per l’accoglienza e… alla prossima occasione!

 

 

 

 

 

Qui sotto, una breve galleria delle foto scattate in Francia. Per vederle tutte, andate su Flickr cliccando sul pulsante qui sotto!
flickr

 

 

 

Redazione

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Quando il richiamo della natura diventa così forte, è un dovere condividere questa esperienza!

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