Swim The Island, nuotata a misura di kayak

Swim The Island, nuotata a misura di kayak

WP_20141005_033Vista la nostra partecipazione all’evento e le conseguenti richieste che ci sono state sottoposte da amici e interessati in merito alle classifiche della gara, riportiamo quanto risulta ad oggi sulla pagina ufficiale Facebook dell’organizzazione di Swim The Island 2014:
Per cause non imputabili alla nostra organizzazione ad oggi non ci è stato ancora possibile comunicare e pubblicare le classifiche ufficiali ed i tempi di arrivo. Ci scusiamo per il disagio. Vi terremo aggiornati. Un abbraccio a tutti.”

AGGIORNAMENTO: l’organizzazione di Swim The Island ha rilasciato le classifiche ufficiali, raggiungibili a partire dall’home page del sito ufficiale.

A prescindere dal serio intoppo finale della ritardata pubblicazione delle classifiche, che ha lasciato un po’ sconcertati soprattutto gli atleti provenienti da moltissimi paesi esteri, resta il fatto che la competizione natatoria di quest’anno è stata nel complesso un grande successo. 1250 iscritti nelle diverse categorie, folto pubblico di appassionati ed anche una bella giornata con mare splendido, hanno fatto da corollario ad un ambiente naturale che, da solo, rappresenta forse la più grande, potenziale, ricchezza economica della nostra zona.DSCN1034
Se tratti di costa splendidi e suggestivi non mancano, ovviamente, in diverse parti del mondo, non sono moltissime le zone che uniscono tali prerogative ad infrastrutture logistiche, di trasporto e di accoglienza complete come quelle che si possono trovare nel Savonese. Treni, autostrade, autolinee, se escludiamo la cronica disorganizzazione sul fronte dei parcheggi, tutto concorre ad offrire, potenzialmente, l’habitat ideale per l’organizzazione di eventi anche più grandi di Swim The Island.
Noi di WinterKayak, da tempo, evidenziamo, già a partire dal nome, che la Liguria non chiude mai per freddo. Quest’anno Swim The Island è capitata in un periodo ancora quasi estivo dal punto di vista meteo, motivo in più per non lasciarci sfuggire l’occasione di goderci lo spettacolo dal mare.
Così, di primissimo mattino, abbiamo messo in mare il nostro kayak e ci siamo diretti verso il campo di gara. Come spesso accade, la presenza dei kayak, se discreta, non disturba minimamente le operazioni. In questo caso erano presenti in mare mezzi della Capitaneria di Porto di Savona, diverse altre imbarcazioni di supporto ed alcuni kayak messi a disposizione dalla Canottieri Sabazia di Savona. Nel caso della nuotata benefica di 18 chilometri di Karina Bruwer, in campo per promuovere le donazioni a favore di  SWIM FOR HOPE – Little Fighters Cancer Trust, un kayak dedicato l’ha affiancata lungo tutto il percorso.

Carina Bruwer nuota per 18 chilometri, scortata da un kayak
Carina Bruwer nuota per 18 chilometri, scortata da un kayak

I diversi percorsi di gara sono stati definiti con molta attenzione al fine di far transitare gli atleti lungo ciascuno dei più suggestivi tratti di costa tra Spotorno e l’Area Marina Protetta Isola di Bergeggi. In particolare, la lunga scia schiumante di atleti ha toccato i gioielli costieri di Torre del Mare, con le sue falesie a picco sul mare, il Lido delle Sirene, Punta Predani con un suggestivo passaggio tra gli scogli proprio sotto la croce commemorativa del naufragio del Transilvania, ha poi sfiorato lo scorcio della Spiaggia degli Inglesi per poi dirigersi, lasciandosi a destra la propaggine più estrema di Punta Predani, fino all’Isola di Bergeggi, che è stata circumnavigata a sud rispettando i confini dell’Area Marina Protetta. L’Isola di Bergeggi è stata costeggiata ad ovest fino a doppiare una boa posta all’altezza del vecchio approdo dell’Isola sul suo lato rivolto a terra.

Carina Bruwer Foto di Fabio Grosso
Carina Bruwer
Foto di Fabio Grosso

Da lì i nuotatori sono ritornati verso i bagni Bahia Blanca, headquartier dell’evento, categoria dei 6,5 chilometri a parte. Quest’ultima sessione ha ancora “allungato” per un tratto verso Spotorno.

La particolare composizione del campo di gara ha perciò definito un grande poligono irregolare al suo interno, un grande specchio d’acqua nel quale era facile spostarsi velocemente a bordo del kayak per godersi i passaggi più suggestivi. Non è però finita qui: in diverse occasioni, ci siamo trovati ad essere coinvolti direttamente nell’assistenza agli atleti, poichè capitava di frequente che alcuni sbagliassero direzione, con la diretta conseguenza che tutti quelli immediatamente dietro facessero lo stesso. Abbiamo sperimentato quanto sia difficile richiamare l’attenzione di un nuotatore con la sola forza della voce e con ampi gesti della pagaia! Il prossimo anno ci porteremo almeno un fischietto…

Foto di Francesca Ghigliotto
Foto di Francesca Ghigliotto

A parte questi piccoli interventi, nulla in più è stato necessario fare da parte degli assistenti e dei soccorritori. Tutto si è svolto tranquillamente e senza incidenti nè malori, a parte qualche escoriazione procuratasi da alcuni atleti nella strettoia di Punta Predani. Il colpo d’occhio verso la spiaggia, gremita di pubblico, è stato significativo, mentre era davvero bello assistere, dal mare, alla corsa dei più accaniti sostenitori degli atleti lungo la passeggiata di Capo Torre, che si muovevano tutti insieme al seguito dei nuotatori.

Il mare splendido, solo con un po’ di vento sostenuto da nord-est in mattinata, hanno fatto il resto: una giornata perfetta da vivere in mare e da ricordare con le foto che vi proponiamo qui di seguito!

La gallery con le foto WinterKayak, Fabio Grosso e Francesca Ghigliotto:

La gallery con le foto gentilmente concesse da Laura Garello e Simone Bava, direttore Area Marina Protetta Isola di Bergeggi:

Redazione

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Quando il richiamo della natura diventa così forte, è un dovere condividere questa esperienza!

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